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IL DELTA DEL PO, A TAVOLA, È TUTTO DA SCOPRIRE

La zona del Delta del Po è nota per le albe mozzafiato, in cui il sole si leva dall’Adriatico tremulo ma già incandescente.

È vero, l’area che circonda Albarella è un’oasi sospesa tra cielo, terra e mare, in cui stralci di laguna verdeggianti dividono acqua dolce e salata e lo scroscio delle ramificazioni del fiume si confonde con il rumore delle onde sul bagnasciuga.
La regione del Delta del Po è anche un’eccellenza infrastrutturale, in cui servizi e attrazioni per ogni età non si contano e dove chiunque – dall'avventuriero alla famiglia con figli in cerca di relax – è il benvenuto e trova la sua dimensione.

Ma Albarella e il Delta del Po non sono solo questo: sono anche un vero e proprio paradiso enogastronomico: l’intersezione tra due regioni dalla ricchissima tradizione culinaria, in cui ingredienti di terra e di mare si legano in inedite preparazioni. In questo articolo, vi conduciamo alla scoperta del meglio che questo splendido territorio ha da offrire a tavola! Tenetevi forte e buon appetito!

Orate, cozze, vongole veraci, branzini e sogliole sono qui parte della fauna acquatica, e si reperiscono facilmente al mattino, nelle pescherie locali o direttamente nelle cavane, casoni tradizionali dove i prodotti ittici sono disponibili nella convivialità di un momento a tu per tu con i pescatori . La tradizione veneta si fonde però con una nota di Romagna: la vicinanza a Ferrara si sente, soprattutto per la centralità dell’anguilla nella cucina locale.
Se la materia prima lascia sbalorditi per varietà e abbondanza, non sono di certo da meno le preparazioni. Le tradizioni locali prediligono il guazzetto: una zuppa di pesce che è una vera e propria arte e di cui delicate vongole veraci e cozze sono i protagonisti assoluti. A questo si aggiungano i fritti misti e l’anguilla di Comacchio: preparata o secondo tradizione ferrarese e arrostita in succulenti tranci o in mantecatura nel risotto.

E con il risotto, dal mare torniamo con i piedi ben piantati sull'asciutto, perché il Delta del Po stupisce per l’abbondanza di prodotti tipici terrestri. Prodotti di cui la stella assoluta è il riso. Il fiume termina qui la sua lunga corsa per la pianura Padana, rendendo questo territorio fertile e perfetto per la risicoltura. Carnaroli, Arborio e due varietà di nicchia come il Baldo e il Volano, fanno della zona circostante Albarella un tesoro agronomico invidiato in tutto il mondo, e rigorosamente protetto da un consorzio apposito e dal marchio IGP.

Riso che non solo germina nelle risaie a perdita d’occhio tipiche del paesaggio, ma che è alla base di preparazioni uniche, che fondono Romagna e Veneto, come il già citato risotto con l’anguilla, quello con il radicchio o con le vongole, fino ad arrivare al riso alla canarola – una variante del venetissimo risi e bisi in cui i fagioli borlotti sostituiscono i piselli.

Delizie terrestri sono anche il tartufo e la zucca, alla base di preparazioni come la smegiassa, un soffice dolce a base del famoso ortaggio ideale per la colazione o il té.

Infine, anche il calice trova qui sempre il suo momento di gloria. Si dice che la viticoltura, in questa zona del Nord-Est, abbia avuto inizio addirittura con gli Etruschi, che tra Rovigo e Ferrara fondarono la città di Spina. I vigneti situati sulla costa mettono le radici in terreni bassi e sabbiosi, ragione per cui i vini del Delta sono conosciuti anche come Vini delle Sabbie. Il Fortana, fiore all’occhiello delle enoteche locali, è un rosso fermo noto già all’epoca degli Estensi: a questo si unisce il Merlot, ma attenzione anche ai bianchi, dalla Malvasia al Trebbiano Romagnolo.

Insomma, Albarella e il circondario forniscono al visitatore o al residente innumerevoli modi per stuzzicare tutti i sensi. E quello del gusto difficilmente verrà deluso!

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