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EREDITARE CASA

Ereditare casa Immobiliare SEP blog Albarella

EREDITARE CASA: UNA RAPIDA PANORAMICA DI COSA BISOGNA FARE (E NON FARE ASSOLUTAMENTE)
Può capitare, nel corso della propria vita, di ereditare una proprietà immobiliare. Per prendere proprietà di una casa ereditata è necessario possedere una serie di informazioni per poter fare fronte a tutti gli adempimenti ed evitare spiacevoli sorprese. Un immobile ereditato è tuttavia molto di più: ha un suo intrinseco valore simbolico e potrebbe capitare di dover dividere l’eredità con i propri cari. Agire con tutti gli scrupoli del caso è proprio per questo ancora più importante.

GLI ADEMPIMENTI BUROCRATICI, LEGALI E FISCALI
Si tratta essenzialmente di 3 obblighi che è bene conoscere a fondo in quanto ignorando determinati passaggi c’è il rischio di mettere a repentaglio l’intera operazione. 

●      L’accettazione dell’eredità, che si effettua tramite un apposito atto notarile. Si tratta di un passaggio formale molto importante in quanto, accettando un lascito ereditario, si accettano anche i debiti del defunto. Consigliamo sempre di verificare lo stato patrimoniale di chi ci ha lasciato beni e proprietà, onde evitare che potenziali creditori possano rifarsi aggredendo il nostro patrimonio.

●      In secondo luogo, la dichiarazione di successione. Questa è un documento che attesta il trapasso del de cuius (tecnicamente, chi ci ha lasciato in eredità un bene) e la nostra condizione di legittimi eredi. Attualmente è possibile compilarla in modo telematico e deve essere presentata una sola volta: in presenza di più eredi sarà necessario scegliere  un erede incaricato che si occupi del processoLa dichiarazione di eredità serve per stabilire l’ammontare della tassa di successione, imposta senza il pagamento della quale è per legge vietato vendere qualunque proprietà immobiliare.

●      Il pagamento della tassa di successione, che tiene conto di diversi parametri, perché no: agli occhi della legge italiana gli eredi non sono tutti uguali. Il principio è semplice: la percentuale tassata del valore catastale varia all’allontanarsi del vincolo che unisce de cuius ed erede. Vi invitiamo a consultare il sito dell’agenzia delle entrate per una trattazione più approfondita. Qui ci basti sapere che se coniugifigli genitori pagheranno una tassa pari al 4% solo se la franchigia (quindi, il valore dell’immobile) eccede il milione di euro, un erede non legato da alcun vincolo di parentela andrà a pagare l’8% senza alcun valore minimo. Il diritto italiano tutela la parentela e tenerne conto è fondamentale.

IL SEGRETO È CERCARE, TROVARE E OTTENERE UN ACCORDO
Se ci limitassimo a questa serie di passaggi burocratici, non restituiremmo la realtà che centinaia di migliaia di famiglie italiane vivono e hanno vissuto nel momento di subentrare come eredi: a volte, purtroppo, i parenti sono serpenti.
Non è infrequente che sorgano i più disparati contenziosi. Spesso il momento della spartizione dell’eredità diventa “la resa dei conti”, il detonatore che accende anni di dissapori e rancori repressi. Di qualunque natura essi siano, il consiglio che ci sentiamo di darvi è solo uno: l’intesa fa bene a tutti, invece il disaccordo fa male sia al portafoglio che all’immobile. Avrete tempo per chiarire (o per vendicarvi, verrebbe da dire scherzosamente) in altri frangenti. L’obiettivo che vi unisce ai coeredi deve essere quello di valorizzare il più possibile la vostra proprietà: lasciarla spoglia o invenduta mentre siete intenti in una causa legale per stabilirne il destino non fa che impattare negativamente sul suo valore.

Hai qualche domanda da fare riguardo questo argomento? Scrivici una mail a immobiliaresep@gmail.com. Saremo felici di aituarti.

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